venerdì 16 agosto 2019

Considerazione sul tram n°17

Sempre rumore ma un rumore diverso, non di rotaie, non la simpatica campanella che annuncia l'arrivo del tram ma il rumore delle centraline elettriche disposte lungo il percorso.
A sostegno di questo arriva puntuale un video denuncia da Firenze.
Le centraline cosa sono, sono enormi trasformatori di corrente che ovviamente servono a rifornire la linea elettrica aerea.
Entro un po' nel dettaglio, la corrente elettrica non percorre uniformemente i cavi di alimentazione, esiste dispersione visto che i cavi non sono protetti quindi, così come succede per i treni, servono delle centraline di ripresa, dove i cavi aerei vengono riforniti, esistono quindi le centraline di ripresa, piccoli box sotterranei, in alcuni casi interrate in strada in altre in cantine dei palazzi, ed esistono le centrali di trasformazione per fornire a tutta la linea e le centraline di elettricità con la giusta tensione, amperaggio e voltaggio.
Quella che si vede nel video é una centrale di trasformazione ed i trasformatori ronzano, lo fanno anche i caricabatteria del cellulare ma essendo piccoli é raro si sentano, più sono grandi più ronzano, ed é un ronzio costante a cui si aggiungono i rumori delle ventole di climatizzazione indispensabili per mantenere tutto al fresco ed evitare incendi.
Se inserisci una centrale in una strada densamente abitata questo é il risultato, rumore, insonnia notturna e disagi.
Adesso, noi non sappiamo dove saranno piazzate le centrali di trasformazione a Bologna, però é chiaro che anche questa é una lotta da portare avanti perché creare una infrastruttura così impattante sulla città e che porterà così tanti disagi alla cittadinanza é una assurdità.
Nelle riunioni informative di Comune e fondazione innovazione urbana non si fa cenno alle centrali e centraline, che saranno ospitate anche in alcune cantine private, come é successo a Firenze, ovviamente con accordi molto forzati, ma va fatto sapere.
Per loro il tram é solo bello e i disagi saranno minimi, l'esperienza diretta invece ci dice che é bello solo se non vivi sul suo percorso...
Anche questa é una delle #1000bugieperbologna #notram #fermiamoli #arriveràil2021



Considerazione sul tram n°16

Considerazione sul tram n°16 Dato che a Bologna esistono ancora migliaia di persone convinte che il tram sia una cosa stupenda e soprattutto necessaria, voglio postare un articolo con video di Firenze Today, segnalatomi dall'amico Vincenzo Fazio. Il video mostra la curva della linea T2 da viale Belfiore e via Guido Monaco, zona tra i viali e la stazione, ascoltatelo e poi giudicate voi. Via Guido Monaco é una strada stretta tra alti palazzi e non molto larga, infatti c'é spazio per far passare solo i 2 binari e non c'è la corsia stradale, in pratica potremmo paragonarla alla alla zona piena di curve e densamente abitata di via Ferrarese,Via Matteotti e piazza Unità dove ci saranno 3 curve molto simili a quelle documentate nel video, viale Belfiore invece é un viale largo oltre 35mt. La linea T2 percorre via Guido Monaco nei due sensi per e da l'aeroporto, dalle 5,30 del mattino alle 24,30 ogni giorno dell'anno. Le persone che vivono nei grandi palazzi di quella zona sono esasperati, come tutti quelli che vivono in altre zone della città con situazioni simili, ce ne sono in corrispondenza di ogni curva stretta, lo stridio delle ruote che fanno attrito sulle verghe, gli alti palazzi che amplificano i suoni fanno il resto, le persone che abitano quei punti sono costretti ed obbligati a dormire solo 5 ore a notte. Non solo, questa mattina su Pillole di Tram, pagina propagandistica di Fondazione Innovazione Urbana e comune di Bologna, si fa riferimento a quanto abbiamo preso valore gli immobili sul tracciato della tramvia e quanti negozi siano fioriti sul suo percorso, bene, faccio una domanda, acquistereste mai una casa con quelle situazioni di rumorosità? Assolutamente no! Ho risposto io per voi perché penso sia la risposta di tutti, quelle abitazioni hanno avuto un crollo del valore immobiliare, come testimoniato da Alberto Zanni presidente di Confabitare. Ed i negozi? Non ce ne sono, deserto assoluto, nemmeno uno lungo la T2, gli unici sono al capolinea presso la stazione poi, fino a Novoli, circa 4 km, nemmeno 1 negozio! Grazie Bologna per continuare a scrivere falsità sul tram e grazie della possibilità che ci dai di smentire e smontare una ad una le #1000bugieperbologna che ci racconti. #fermiamoli #notram #arriveràil2021
http://www.firenzetoday.it/social/segnalazioni/viale-belfiore-tramvia-finestre-vergogna.html?fbclid=IwAR2drVcTajTodEWAmoM9h43aiiTsTtEv42bSMU1Oa2IkTBCH4A7PdWkMhww&jwsource=cl

martedì 30 luglio 2019

Considerazione sul Tram n°15

Che il tram sia il mezzo di trasporto pubblico più sicuro è la più grossa bugia che ci possano raccontare!!!
Tiro in causa l'amico Gabriele Tagliaventi che ormai da settimane sta quotidianamente pubblicando notizie di incidenti tra traffico veicolare e tram in Francia, dato che quel paese è quello che ha più linee tramviarie e da più anni, le notizie di incidenti si sprecano.
Oggi vorrei parlare di quello che ho trovato a Firenze, città che ha 2 linee di tram funzionanti, identiche come modello di veicolo e simili come impianto a quelli che saranno le nostre.
Bene, facendo una ricerca su internet attraverso le principale testate giornalistiche cittadine sono venuti fuori 25 diversi incidenti, tra Tram ed auto, tra Tram e moto, tra Tram e pedoni in 13 mesi, questo significa la altissima media di quasi 2 incidenti gravi al mese, si perchè incidenti banali, senza feriti o semplici intoppi non fanno notizia, quindi non vengono pubblicati in articoli e di conseguenza, immagino, la totalità degli incidenti sia molto maggiore.
Il problema di far convivere tram e traffico privato, anche in casi come Firenze dove la maggior parte dei percorsi sono in corsie dedicate e protette, se non addirittura distaccate dalle corsie di scorrimento, è quello che non si possono evitare le intersezioni, gli incroci e gli attraversamenti con tutte le strade laterali, ed è proprio in quei casi, per distrazione o semplicemente perchè il traffico intenso ci porta a restare fermi dove non si dovrebbe, dove si verificano la maggior parte degli incidenti.
Al di là di quello che è la non sicurezza del sistema, cosa negata in modo categorico dalla Priolo e dai suoi tecnici ma che, alla luce dei fatti è come negare che il cielo è azzurro, il problema è che ogni volta si verifica un incidente o un intoppo il sistema si blocca, completamente, senza possibili alternative.
Questo significa, in parole povere, che il tanto sbandierato, efficiente, veloce tram se viene fermato da un incidente resta fermo sui binari finchè il veicolo incidentato non è stato rimosso, nel caso dei frequenti deragliamenti (uscita di una o più ruote dai binari, serve anche verificare se ci sono stati danni alla linea ed al convoglio coinvolto e riposizionare le ruote sulle verghe... per un incidente la linea può rimanere ferma dai 30 minuti alle diverse ore, ferma in modo totale, in entrambe i sensi lasciando quindi, nel nostro caso a Borgo Panigale, un quartiere completamente senza mezzi di trasporto pubblico, visto che dal Maggiore al centro Borgo il 13 e gli altri bus verranno eliminati e circolerà solo il tram, mi spingo oltre, se le operazioni per risolvere l'incidente sono complesse ed in un tratto dove la carreggiata è ridotta immaginatevi il caos nel traffico veicolare, con possibile e molto probabile, chiusura della carreggiata veicolare.
Per un filobus o autobus elettrici tutto questo non vale, si supera l'incidente ed il servizio prosegue senza intoppi.
Aggiungo che i bolognesi non sono abituati ad avere un treno di 33mt in mezzo di strada, questo significa che i primi anni saranno drammatici in termini di incidenti, finchè non ci abituiamo alle nuove regole, precedenze, selva di semafori e segnali nuovi gli incidenti, temo, saranno all'ordine del giorno.
Anche questa è una delle #1000bugieperbologna che la Priolo e questa giunta ci raccontano quotidianamente, ricordiamole.
#fermiamoli #arriveràil2021
Di seguito tutti gli screenshots degli articoli sopracitati.
























martedì 23 luglio 2019

Tangenziale Sud


Sono contrario al passante di mezzo da sempre, é un opera stupida, invasiva, arretrata di 30 anni nella sua progettazione, costerà anni di lavoro e per questi anni la A14 e tangenziale di Bologna saranno un eterno caos che, per ovvie ragioni, si ripercuoteranno sulla città, sono contrario perché esproprierà terreni, aumenterà il traffico vicino alle case, che in alcuni tratti saranno davvero a ridosso della struttura, sono contrario perché é un opera parziale che alla fine della sua realizzazione sarà già vecchia e serviranno opere aggiuntive.
Sono sempre stato favorevole al passante sud, una vera alternativa veloce e soprattutto della stessa lunghezza dell'attuale ma regione, città metropolitana, comuni sud e ministero hanno deciso in altro modo.
C'è però un opera, piccola e veloce da realizzare, che in un certo senso risolverebbe molti problemi di accesso e traffico, servirebbe 3 importanti aeree industriali e produttive, Rastignano, Pian di Macina e Pianoro, adesso servita da strade del tutto inadeguate e che, se realizzata, si innesterebbe in una logica di mini tangenziale sud.
É la galleria delle Ganzole, dal vecchio casello A1 di Sasso Marconi a Pian di Macina.
Dal lato di Sasso avrebbe connessione diretta alla A1 ma anche alla tangenziale di Bologna grazie alla nuova Porrettana che nei prossimi anni sarà completata nel nodo di Casalecchio, lo stesso dal lato di Pianoro sarebbe collegata al casello di San Lazzaro sulla A14 grazie alla fondovalle Savena anche questa in via di ultimazione nel nodo di Rastignano.
Una infrastruttura utilissima di cui, magari per mia ignoranza, non ho mai sentito parlare.



Ipotetico traforo delle Ganzole tra l'area dell'ex uscita di Sasso Marconi e Pian di macina

Area industriale Rastignano

Area artigianale ed industriale di Pian di Macina
Area industriale di Pianoro



Considerazione sul tram n°14.

Opere di mitigazione dei disagi, queste sconosciute...
Vorrei fare un semplice paragone tra il progetto della Linea Rossa di Bologna ed una linea a caso delle 2 presenti a Firenze, a caso perché per il paragone che cerco non serve sceglierne una in particolare, i progettisti (che in parte sono gli stessi di Bologna, Architecna) a Firenze hanno inserito in tutte le linee infrastrutture volte a mitigare i disagi derivanti dalla presenza di una linea tramviaria in un contesto urbano e non progettato per ospitare un treno...
Nel video si vede la T2, linea di circa 5,3km con 12 fermate che collega la Stazione SMN all'aeroporto di Peretola, sottolineo che per solo 5,3km sono serviti 5 anni di lavoro (a Bologna ne vogliono fare 16,5km incluso parcheggi scambiatori e 2 depositi con 37 fermate in 4 anni 😂).
Lungo la T2 ci sono 3 importanti opere che permettono lo scorrere del traffico veicolare senza interferenze del tram:
1) Al minuto 1,07 si vede l'ingresso del Tunnel Belfiore, al minuto 1,15 l'uscita dello stesso tunnel, questo tunnel permette di servire il quartiere di san Jacopino senza attraversarlo, un quartiere cresciuto nel dopoguerra attorno ad un borgo antico subito fuori porta, è caratterizzato da strade molto strette, simili a quelle che troviamo a Borgo Panigale innestate attorno ad una piazza ed un asse viario principale. Il tunnel mette in comunicazione viale Belfiore, uno dei viali di circonvallazione, con l'argine destro del torrente Mugnone che delimita il confine nord del quartiere sfruttando il sedime ferroviario in modo da non interferire con il traffico dell'adiacente viale Redi e dell'attraversamento di viale Corsica.
2) Al minuto 1,36 e 1,44 si vede il Viadotto di Novoli, l'opera più importante, un ponte costruito ex novo di 250 metri che permette di superare, senza interferenze con il traffico e la vita sottostante, due torrenti (Mugnone e Terzolle) ed un importantissimo snodo viario composto dall'intersezione di via Maragliano, via di Novoli e via Forlanini, incrocio perennemente intasato di traffico da sempre, la zona è interessata anche dal polo universitario. La foto dell'anteprima del video inquadra questo ponte.
3) Al minuto 2,07 e 2,23 si vede il tunnel di 800 metri che supera viale Guidoni (principale accesso all'autostrada A11, via Luder, la linea ferroviaria Firenze-Pisa ed il parcheggio scambiatore turistico
E a Bologna?
A Bologna è semplice, nessuna opera di questo tipo, tutto il traffico sarà a centro strada, anche dove c'erano spazi o esisteva la possibilità non si è scelto di spostarsi a lato strada, attraversare un parco, utilizzare un sedime ferroviario o una linea in disuso, scegliere una strada con larghezza superiore, creare un sotto-attraversamento per superare incroci critici come quelli con i viali (la linea attraverserà i viali sia a Porta San Felice che tra via dell'Indipendenza ed il ponte di via Matteotti) e questi incroci saranno solo regolati da semafori, ricordo che ogni 2,5 minuti passerà un tram che avrà precedenza su tutto fermando completamente il traffico veicolare in tutti i sensi.
Non è stato pensato di sfruttare una via parallela sottoutilizzata, non è stato scelto di allargare o creare un secondo ponte per superare il Reno, non è stato pensato un tunnel per passare sotto la ferrovia porrettana preferendo utilizzare il vecchio ponte della via Emilia in modo promiscuo auto e tram.
Traggo uno conclusione, progetto fatto nel modo più semplice possibile per rispettare le strette tempistiche tra l'eventuale approvazione del CiPe (ottobre 2019) e la scadenza del mandato della giunta (primavera 2021) e riuscire, in solo 1 anno e mezzo, a realizzare il progetto definitivo, approvarlo, fare i bandi di gara, le assegnazioni dei lavori e partire, sperando non ci siano contestazioni da parte dei secondi o terzi arrivati al bando, ricorsi al TAR o fallimenti come ormai è consuetudine sui lavori pubblici italiani.
Per questo ci beccheremo la linea più importante dal punto di vista dei passeggeri spostati e dell'impatto sulle assi viarie con un progetto vecchio ed inadeguato, quasi fosse stato realizzato 40 anni fa...
Anche questa è una delle #1000bugieperbologna #notram #fermiamoli #arriveràil2021