Opere di mitigazione dei disagi, queste sconosciute...
Vorrei fare un semplice paragone tra il progetto della Linea Rossa di Bologna ed una linea a caso delle 2 presenti a Firenze, a caso perché per il paragone che cerco non serve sceglierne una in particolare, i progettisti (che in parte sono gli stessi di Bologna, Architecna) a Firenze hanno inserito in tutte le linee infrastrutture volte a mitigare i disagi derivanti dalla presenza di una linea tramviaria in un contesto urbano e non progettato per ospitare un treno...
Nel video si vede la T2, linea di circa 5,3km con 12 fermate che collega la Stazione SMN all'aeroporto di Peretola, sottolineo che per solo 5,3km sono serviti 5 anni di lavoro (a Bologna ne vogliono fare 16,5km incluso parcheggi scambiatori e 2 depositi con 37 fermate in 4 anni 😂).
Lungo la T2 ci sono 3 importanti opere che permettono lo scorrere del traffico veicolare senza interferenze del tram:
Nel video si vede la T2, linea di circa 5,3km con 12 fermate che collega la Stazione SMN all'aeroporto di Peretola, sottolineo che per solo 5,3km sono serviti 5 anni di lavoro (a Bologna ne vogliono fare 16,5km incluso parcheggi scambiatori e 2 depositi con 37 fermate in 4 anni 😂).
Lungo la T2 ci sono 3 importanti opere che permettono lo scorrere del traffico veicolare senza interferenze del tram:
1) Al minuto 1,07 si vede l'ingresso del Tunnel Belfiore, al minuto 1,15 l'uscita dello stesso tunnel, questo tunnel permette di servire il quartiere di san Jacopino senza attraversarlo, un quartiere cresciuto nel dopoguerra attorno ad un borgo antico subito fuori porta, è caratterizzato da strade molto strette, simili a quelle che troviamo a Borgo Panigale innestate attorno ad una piazza ed un asse viario principale. Il tunnel mette in comunicazione viale Belfiore, uno dei viali di circonvallazione, con l'argine destro del torrente Mugnone che delimita il confine nord del quartiere sfruttando il sedime ferroviario in modo da non interferire con il traffico dell'adiacente viale Redi e dell'attraversamento di viale Corsica.
2) Al minuto 1,36 e 1,44 si vede il Viadotto di Novoli, l'opera più importante, un ponte costruito ex novo di 250 metri che permette di superare, senza interferenze con il traffico e la vita sottostante, due torrenti (Mugnone e Terzolle) ed un importantissimo snodo viario composto dall'intersezione di via Maragliano, via di Novoli e via Forlanini, incrocio perennemente intasato di traffico da sempre, la zona è interessata anche dal polo universitario. La foto dell'anteprima del video inquadra questo ponte.
3) Al minuto 2,07 e 2,23 si vede il tunnel di 800 metri che supera viale Guidoni (principale accesso all'autostrada A11, via Luder, la linea ferroviaria Firenze-Pisa ed il parcheggio scambiatore turistico
2) Al minuto 1,36 e 1,44 si vede il Viadotto di Novoli, l'opera più importante, un ponte costruito ex novo di 250 metri che permette di superare, senza interferenze con il traffico e la vita sottostante, due torrenti (Mugnone e Terzolle) ed un importantissimo snodo viario composto dall'intersezione di via Maragliano, via di Novoli e via Forlanini, incrocio perennemente intasato di traffico da sempre, la zona è interessata anche dal polo universitario. La foto dell'anteprima del video inquadra questo ponte.
3) Al minuto 2,07 e 2,23 si vede il tunnel di 800 metri che supera viale Guidoni (principale accesso all'autostrada A11, via Luder, la linea ferroviaria Firenze-Pisa ed il parcheggio scambiatore turistico
E a Bologna?
A Bologna è semplice, nessuna opera di questo tipo, tutto il traffico sarà a centro strada, anche dove c'erano spazi o esisteva la possibilità non si è scelto di spostarsi a lato strada, attraversare un parco, utilizzare un sedime ferroviario o una linea in disuso, scegliere una strada con larghezza superiore, creare un sotto-attraversamento per superare incroci critici come quelli con i viali (la linea attraverserà i viali sia a Porta San Felice che tra via dell'Indipendenza ed il ponte di via Matteotti) e questi incroci saranno solo regolati da semafori, ricordo che ogni 2,5 minuti passerà un tram che avrà precedenza su tutto fermando completamente il traffico veicolare in tutti i sensi.
Non è stato pensato di sfruttare una via parallela sottoutilizzata, non è stato scelto di allargare o creare un secondo ponte per superare il Reno, non è stato pensato un tunnel per passare sotto la ferrovia porrettana preferendo utilizzare il vecchio ponte della via Emilia in modo promiscuo auto e tram.
Traggo uno conclusione, progetto fatto nel modo più semplice possibile per rispettare le strette tempistiche tra l'eventuale approvazione del CiPe (ottobre 2019) e la scadenza del mandato della giunta (primavera 2021) e riuscire, in solo 1 anno e mezzo, a realizzare il progetto definitivo, approvarlo, fare i bandi di gara, le assegnazioni dei lavori e partire, sperando non ci siano contestazioni da parte dei secondi o terzi arrivati al bando, ricorsi al TAR o fallimenti come ormai è consuetudine sui lavori pubblici italiani.
Per questo ci beccheremo la linea più importante dal punto di vista dei passeggeri spostati e dell'impatto sulle assi viarie con un progetto vecchio ed inadeguato, quasi fosse stato realizzato 40 anni fa...
Anche questa è una delle #1000bugieperbologna #notram #fermiamoli #arriveràil2021
A Bologna è semplice, nessuna opera di questo tipo, tutto il traffico sarà a centro strada, anche dove c'erano spazi o esisteva la possibilità non si è scelto di spostarsi a lato strada, attraversare un parco, utilizzare un sedime ferroviario o una linea in disuso, scegliere una strada con larghezza superiore, creare un sotto-attraversamento per superare incroci critici come quelli con i viali (la linea attraverserà i viali sia a Porta San Felice che tra via dell'Indipendenza ed il ponte di via Matteotti) e questi incroci saranno solo regolati da semafori, ricordo che ogni 2,5 minuti passerà un tram che avrà precedenza su tutto fermando completamente il traffico veicolare in tutti i sensi.
Non è stato pensato di sfruttare una via parallela sottoutilizzata, non è stato scelto di allargare o creare un secondo ponte per superare il Reno, non è stato pensato un tunnel per passare sotto la ferrovia porrettana preferendo utilizzare il vecchio ponte della via Emilia in modo promiscuo auto e tram.
Traggo uno conclusione, progetto fatto nel modo più semplice possibile per rispettare le strette tempistiche tra l'eventuale approvazione del CiPe (ottobre 2019) e la scadenza del mandato della giunta (primavera 2021) e riuscire, in solo 1 anno e mezzo, a realizzare il progetto definitivo, approvarlo, fare i bandi di gara, le assegnazioni dei lavori e partire, sperando non ci siano contestazioni da parte dei secondi o terzi arrivati al bando, ricorsi al TAR o fallimenti come ormai è consuetudine sui lavori pubblici italiani.
Per questo ci beccheremo la linea più importante dal punto di vista dei passeggeri spostati e dell'impatto sulle assi viarie con un progetto vecchio ed inadeguato, quasi fosse stato realizzato 40 anni fa...
Anche questa è una delle #1000bugieperbologna #notram #fermiamoli #arriveràil2021
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