venerdì 19 luglio 2019

Considerazione sul tram n°8


L'assessore Priolo non ha escluso la realizzazione del tram anche se il Cipe non dovesse accordare la totalità dei 510 milioni richiesti o addirittura non venissero concessi, ci sono varie possibilità per cui il progetto può lo stesso essere realizzato.
Una di queste si chiama Project Financing.
Facciamo il caso venissero concessi solo la metà dei fondi richiesti, il comune potrebbe scegliere di realizzare solo un primo troncone di tramvia, come è successo a Firenze per la T1, per poi fare una nuova richiesta fondi al Cipe per il completamento della linea.
La seconda possibilità, che è anche la più realistica perchè come si dice in questi casi Only Win, vincono tutti, è chiedere ai soggetti interessati di finanziare il progetto per la parte mancante con la contropartita di entrare poi nella società di gestione della tramvia.
Non dico questo perchè sono un complottista ma perchè è una pratica diffusa ed utilizzata in moltissime opere, se guardiamo l'organigramma della governance del Consorzio TRAM che gestisce la rete di Firenze vediamo che con percentuali differenti tutti i soggetti che hanno partecipato al progetto hanno quote nella gestione.
A Bologna abbiamo già dei soggetti interessati nella tramvia di Firenze, oggi assistiamo alle presentazioni del progetto fornite da Architecna e Systra Sotecni.
E' abbastanza ovvio che se chiedi soldi per finanziare l'opera a privati questi poi vogliano entrare nell'affare, ecco come i francesi di RATP detengono il 25% del tram di Firenze che viene gestito dalla società GEST, società mista costituita da comune di Firenze, RATP ed altri.
Questo sistema serve ad aggirare in parte anche il meccanismo degli appalti, resta da appaltare solo chi realmente realizzerà i lavori ma tutti i soggetti che hanno contribuito al finanziamento ed il progetto è ovvio vengano coinvolti con rispettive quote nella creazione di una società di gestione che deterrà il contratto di gestione per molti anni, nel casi di Firenze ben 30, il comune resta comunque il soggetto di maggioranza, anche se non assoluta, e con gli accordi di servizio si obbliga a ripianare le eventuali perdite nel bilancio di esercizio che alla fine sarà sempre positivo tranne che per la cittadinanza.
Ricordo che a Bologna accordi di questo tipo sono già stati stipulati per FicoBus, BLQ e People Mover.
In allegato trovate l'organigramma del consorzio Tram di Firenze, vi sfido a cercare legami con Bologna e di aprire gli occhi al prossimo incontro con le presentazioni di Fondazione Innovazione Urbana.
Azzardo un organigramma per Bologna: Comune di Bologna, Città Metropolitana, Regione ER se non cambia colore alle elezioni di novembre, RATP, Systra Sotecni, Tper, Architecna e vari soggetti che realizzeranno l'opera con percentuali attorno all'1%.
Anche queste sono alcune delle #1000bugieperbologna #fermiamoli #notram




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